Dall'antica Grecia di Pena e Panico (leggi qui l’articolo sulla definizione di atti di concorrenza sleale) e nel regno dei motori ruggenti di Cars (leggi qui l’articolo sui presupposi degli atti di concorrenza sleale) ci trasferiamo da Homer Simpson con il suo Spider Pork.
«Spider Pork, Spider Pork, il soffitto tu mi spork, tu mi balli sulla test… e mi sporchi tutto il rest… Tu quaaaa! Ti amo Spider Pork!»
Cosa ci ricorda questa canzoncina? Homer intento a far camminare Spider Pork a testa in giù sul soffitto di casa, come se fosse l’uomo ragno.
In che modo quindi questa condotta può essere intesa come un atto di concorrenza sleale?
Concentriamo la nostra attenzione sull'art. 2598, comma 1, n. 1, c.c. ed in particolare sulla prima parte del periodo in cui viene sancito che:
"[…] compie atti di concorrenza sleale chiunque: 1) usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l'attività di un concorrente".
Questo tipo di fattispecie riguarda la c.d. concorrenza confusoria che presuppone come illegittimo ogni comportamento idoneo a creare confusione con l'attività di un concorrente facendo quindi passare come propri articoli che in realtà sono di un concorrente.
Ad esempio, Homer definendo il suo maialino Spider Pork e canticchiando la celebre canzone mentre lo fa camminare sul soffitto a testa in giù, proprio come se fosse il personaggio dei fumetti Spider Man, ben potrebbe creare confusione rispetto all’originale canzone di Spider-Man e dello stesso supereroe.
I comportamenti previsti e sanzionati dall’art. 2598, comma 1, n. 1, c.c. devono essere atti idonei al fine di confondere il consumatore medio del settore di mercato di riferimento. Dunque, le imprese concorrenti attraverso l’uso di nomi o segni distintivi attirano a sé nuova clientela creando confusione del prodotto o dell’attività di un’altra.
Supponiamo che Homer faccia indossare come segno distintivo al suo Spider Pork – che come abbiamo appena visto già il solo nome può generare confusione con Spider-Man- un costume rosso con il simbolo del regno sul petto simile a quello del supereroe dei fumetti. Anche questa è una pratica volta a generare confusione nel pubblico, in quanto sia la canzoncina sia l’abbigliamento consentono il consumatore di pensare a Spider-Man invece che a Spider Pork .
In questo modo, la legge vuole impedire che l'uso abusivo dei segni distintivi altrui crei una situazione di confusione sul mercato, con conseguente possibile sviamento della clientela a favore dell'impresa imitatrice. Quindi, Homer utilizzando il nome Spider Pork, imitando la canzoncina e vestendo (nella nostra fantasia) il maiale con un costume rosso con il simbolo del ragno, può persuadere il pubblico che il suo maialino sia il supereroe concorrente Spider-Man pedissequamente imitato.
Quanto appena esposto ci permette di affermare che Homer Simpson con il suo Spider Pork non ha tenuto una condotta conforme ad una concorrenza leale, in quanto il primo “super eroe” ben può essere confuso con il vero Spider-Man.
Ben potrebbe quindi il vero Spider-Man adire per le vie giudiziali per tutelare i propri diritti.