Nella radura di un bosco lontano sorgeva una piccola casetta e, Biancaneve, in fuga dalla regina malvagia che voleva ucciderla, si rifugiò in essa. Era una casa molto polverosa e sporca e di buona lena Biancaneve si mise subito a ripulire ogni cosa, fino a quando, stremata, si recò nella camera da letto per poi addormentarsi.
I Sette Nani, proprietari della casetta nel bosco, rientrando a casa si accorsero subito della presenza di Biancaneve.
Per il gran lavoro che aveva fatto ed avendola presa a cuore per la sua triste storia, accettarono che la giovane fanciulla vivesse con loro.
A che titolo a Biancaneve le fu concesso di usare la casetta dei Sette Nani (un bene altrui)?
L'art. 1021 del codice civile definisce quello che è il diritto di uso.
Il diritto di uso è un diritto:
1. reale: si tratta di una tipologia di diritto che attribuisce, a chi ne è titolare, un diritto assoluto e pieno su un bene materiale. Ad esempio, i Sette Nani sono proprietari della casa nel bosco ed hanno potere di decisione assoluto sul bene (di abbatterlo, elevarlo di due piani, ecc.).
2. di godimento: limita il diritto reale al solo godimento del bene, per esempio, Biancaneve può usare/godere della casa nel bosco, ma non venderla o farla usare ad altri, diritto che rimane ai proprietari, ovverosia i Sette Nani.
3. su cosa altrui: la proprietà della casa nel bosco rimane ai Sette Nani e concedono a Biancaneve l’utilizzo della stessa.
In base alla condizione attuale e personale dell'usuario, il diritto di uso permette di usare la cosa altrui. Ad esempio, nel nostro caso specifico, Biancaneve ha la necessità di rimanere nascosta e distante dalla regina e dal regno e proprio per questo suo bisogno utilizza la casa nel bosco, di proprietà dei Sette Nani, come suo rifugio.
Inoltre, il diritto di uso permette all’usuario di godere di due facoltà fondamentali:
1. utilizzare direttamente la cosa. Biancaneve, in quanto usuaria, poteva usare la casa dei Sette Nani.
2. percepire i frutti. Una cosa si dice fruttifera quando dalla stessa si ottiene un bene: coltivo l'orto, percepisco i frutti. I Sette Nani erano ben contenti di far percepire i frutti a Biancaneve, grazie ai loro terreni fruttiferi, Biancaneve poteva quindi cucinare sempre dei pasti genuini e sani come la crostata di more.