

In questi mesi, il film live-action Lilo & Stitch sta conquistando il pubblico, riempiendo le sale con una storia che mescola tenerezza a profondità. Il film ricorda il valore della famiglia, dell’accoglienza e del legame autentico tra gli individui. Al centro della vicenda c’è, infatti, l’incontro tra Lilo, una bambina hawaiana emarginata, e Stitch, un esperimento genetico alieno in fuga da un sistema intergalattico che lo considera una minaccia.
Lilo & Stitch, con la sua trama, apre a una riflessione profonda sul rapporto con l'altro, sul riconoscimento del diverso e sull'origine della responsabilità. Possiamo vedere questa relazione attraverso la filosofia di Emmanuel Lévinas (1906–1995), pensatore francese che si è concentrato sull'incontro con il volto dell'altro.
Lévinas, nella sua opera Totalità e Infinito (1961), sostiene che il volto dell'altro, il visage, ci chiama a una responsabilità infinita, che precede ogni giudizio e ogni norma. L'altro non può essere ridotto a categoria, a un oggetto da controllare, ma il suo volto ci guarda e ci interpella.
Nel film, Stitch è tutto fuorché umano. Si tratta, infatti, di una creatura costruita per distruggere che apparentemente sembra incapace di qualsiasi relazione sociale. La società galattica lo giudica e lo condanna proprio per questo. Lilo, invece, lo guarda, sin dal primo momento, con gli occhi dell'accoglienza e lo accetta. Infatti, gli dà un nome e lo rende parte della sua famiglia: “Ohana”.
Lilo, usando una frase di Levinas, "risponde alla chiamata del volto dell'altro". Nonostante quello di Stitch non sia un volto umano, è comunque un volto che chiama a una responsabilità, quella di prendersi cura dell’altro. La trasformazione più significativa nel film non è però quella di Lilo, ma quella di Stitch. Quest’ultimo, infatti, incontra Lilo, una persona che non lo giudica ma che lo aiuta a cambiare. Ed è così che Stitch impara cosa significa non fare del male nonché a creare legami. Inoltre, scopre la responsabilità nei confronti degli altri: è per questo che si impegna a difendere Lilo quando si trova in difficoltà.
Il legame tra Lilo e Stitch, letto attraverso Lévinas, consente di non considerare più la legge come unico criterio di giudizio. Le autorità galattiche, che rappresentano la legge, pensano che Stitch, a causa della sua natura pericolosa, vada neutralizzato. Lilo invece lo accoglie e applica una giustizia che Levinas chiamerebbe vera. Si tratta della giustizia che nasce prima della legge imposta dalle autorità (galattiche nel caso di Stitch). La giustizia vera nasce, infatti, grazie all'incontro con l'altro e ci consente di riconoscere la responsabilità che abbiamo nei suoi confronti.
In questo contesto, una legge può esserlo solamente se interpretata alla luce della persona e della relazione. Il diritto, come spiegato da Pietro Perlingieri, ne Il diritto civile nella legalità costituzionale, non si esaurisce nella norma scritta, ma trova fondamento nella società umana e negli individui che ne fanno parte. E l'incontro tra Lilo e Stitch rappresenta un momento in cui la morale del singolo anticipa la norma e ne impone una lettura personalizzata, orientata alla responsabilità verso l'altro, anche quando quest’ultimo è molto diverso.
In questo senso, il gesto di Lilo non è semplicemente disobbedienza alle regole e alle leggi. Piuttosto, è una scelta che pone la giustizia vera, secondo la definizione levinassiana, al di sopra della legge positiva.






