Re Agnarr e Regina Iduna sono i genitori di due bellissime bambine: Elsa, la figlia maggiore dal cuore dolce e sensibile, ed Anna, spontanea e coraggiosa.
Purtroppo durante un viaggio, il Re e la Regina di Arendelle muoiono in un naufragio lasciando così sole le loro amate figlie.
In quel preciso momento, a livello giuridico, si apre una successione mortis causa nella quale i dante causa sono il Re e la Regina di Arendelle mentre gli aventi causa sono Elsa e Anna. Queste subentrano per legge come eredi nelle vesti, rispettivamente, di Regina e Principessa del Regno dei Ghiacci.
Supponiamo che il Re e la Regina di Arendelle abbiano lasciato in eredità ad Elsa l'intero patrimonio familiare ad eccezione di una collana che è destinata invece ad Anna.
In questo caso, Elsa è un soggetto della successione a titolo universale e Anna, invece, di una successione a titolo particolare poiché non detiene l'intera titolarità dell'eredità bensì solo quella di un determinato bene (la collana).
Di seguito le differenze principali tra erede e legatario:
- La prima riguarda al patrimonio ereditario. L'erede infatti è il soggetto della successione a titolo universale, il legatario invece è il soggetto della successione a titolo particolare.
- La seconda differenza riguarda le modalità di accettazione dell'eredità. Ai sensi dell'art. 459 del codice civile: "L'eredità si acquista con l'accettazione. L'effetto dell'accettazione risale al momento nel quale si è aperta la successione". Dunque l'erede diventa tale solo dopo aver manifestato la sua volontà ad accettare l'eredità del defunto. Al contrario, il legatario acquisisce il legato, ossia la titolarità di un determinato bene, automaticamente.
- La terza e ultima differenza riguarda la responsabilità per i debiti del de cuius. A tal riguardo, l'erede risponde dei debiti del defunto sia con il patrimonio ereditato sia con quello suo personale mentre il legatario non risponde di alcun debito del de cuius se non per il valore della res ricevuta in legato.