

Pinocchio è un burattino vivace, disobbediente e spesso si caccia nei guai: salta la scuola, scappa di casa, disobbedisce agli adulti, frequenta cattive compagnie, mente a Geppetto e arriva persino a commettere un furto: ruba le monete al Grillo Parlante.
Ma può essere considerato penalmente responsabile?
Nel nostro ordinamento, l'imputabilità è la capacità del soggetto di intendere e di volere al momento del fatto.
La "capacità di intendere" indica la possibilità di comprendere il significato e le conseguenze delle proprie azioni.
Per "capacità di volere" si intende la possibilità di autodeterminarsi e di agire secondo tale comprensione, resistendo a impulsi o influenze esterne.
Solo chi è imputabile può essere ritenuto penalmente responsabile.
Il codice penale distingue tre fasce d'età:
- Minori di 14 anni (art. 97 c.p.): non imputabili in assoluto, si presume che non abbiano la capacità di intendere e volere;
- Minori tra 14 e 18 anni (art. 98 c.p.): imputabili solo se, in concreto, dimostrano di avere tale capacità.
- Maggiorenni: imputabili salvo casi di incapacità per infermità mentale (art. 88 c.p.).
Occorre sottolineare come recentemente Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia, in un’intervista abbia ripreso una vecchia proposta di punire penalmente i dodicenni. Tuttavia, secondo importanti convenzioni internazionali sotto quella soglia si violerebbero i diritti dei minori.
Tornando alla fiaba Pinocchio, dobbiamo porci una prima domanda: quale età ha il burattino?
Geppetto lo ha appena creato, quindi sarebbe un neonato, ma ha le fattezze di un bambino.
Più precisamente si puó pensare che abbia 6 anni poiché va alla scuola primaria (mitica è la scena in cui va per la prima volta a scuola!).
Essendo un minore degli anni 14, non è imputabile, secondo l'attuale norma del codice penale.
Se avesse compiuto i 14 anni, occorrerebbe valutare se fosse capace di intendere e di volere al momento della commissione del furto.
Pinocchio, per quanto autonomo nei comportamenti, appare ingenuo, influenzabile, incapace di valutare le conseguenze delle proprie azioni.
Pertanto egli non avrebbe la maturità sufficiente per essere imputabile.
In difetto di tale capacità, la sua condotta sarebbe penalmente irrilevante, pur potendo comportare interventi di natura educativa o sociale.