Chiunque può cucinare è il motto che tutti ricordiamo del film Ratatouille. È anche il motto che ispira il topo Rémy a inseguire il suo sogno di diventare uno chef. In effetti, quando il fantasma di Gusteau, miglior cuoco di Parigi, conduce il topo sino al suo ristorante, gli mostra come tutti in cucina siano ugualmente indispensabili.
Questo è un esempio molto chiaro di cosa voglia dire uguaglianza: in che cosa consiste, dunque, l'uguaglianza umana? Per rispondere, ricorriamo alla nostra ricca tradizione filosofica, e precisamente a Socrate.
Socrate spiega la sua posizione nella discussione con Callicle, che viene narrata nel Gorgia platonico. A Callicle, fervente aristocratico, Socrate ricorda il pensiero dei saggi: gli uomini sono tenuti insieme da vicendevoli rapporti, da amicizia, ordine e giustizia. Proprio per questo l'universo è detto cosmo in greco, e non disordine e sregolatezza. Il termine greco kòsmos, infatti, può essere tradotto sia con mondo che con ordine.
Callicle, però, non capisce l'opinione socratica, così come Nino Skinner, antagonista principale in Ratatouille e nuovo chef del ristorante di Gusteau, non capisce come anche Linguini, lo sguattero, possa cucinare bene.
Eppure entrambi dovrebbero comprendere, per riprendere le parole di Socrate, che l'uguaglianza geometrica può molto sia tra gli dei sia tra gli uomini. Dovrebbero cioè comprendere che i principi di uguaglianza, che la geometria applica nell'universo, devono essere applicati anche tra gli uomini sia all'interno di una città sia all'interno di una cucina, come nel caso di Ratatouille.